Pubblico Stimolo augura un buon Natale, consapevole del fatto che è uno dei momenti dell'anno più pregni di significato, in tutti i sensi. In secondo luogo, giusto un anno fa (più o meno) veniva varato questo blog con una bottiglia di Dom Perignon, un grazie a chi segue nonostante la puzza!
Madre natura mi ha fornito di un apparato digerente farlocco. La selezione naturale mi ha costretto ad adattarmi ad ogni tipo di ambiente. Mi batto per il bagno pubblico aggratis. Episodi clamorosi e consigli per altri sventurati come me.
martedì 24 dicembre 2013
lunedì 16 dicembre 2013
Topografia del terrore
La seguente è breve ma significativa.
Mi spiego: avendo la possibilità di visitare innumerevoli musei, un
pomeriggio come un altro decido che vado a vedere il museo che
ripercorre le tappe più significative dei vari organi del fu partito
Nazionalsocialista tedesco, conosciuto anche con il buffo nomignolo di
partito NAZISTA.
Tale museo è situato in centro città,
dove la tentazione verso il cibo spazzatura è più che mai
stimolata, baracchini e negozi di ogni genere e nazionalità attirano
la mia famelica attenzione ad ogni angolo. Non passano dieci minuti
di camminata che decido di concedermi un grassissimo ROSTBRATWURST
(da pronunciare rigorosamente con tutta la rabbia che si ha in
corpo), tali leccornie, che per chi non lo sapesse sono il tipico spuntino
prussiano, wurstelazzi grigliati e immersi nella senape serviti in
panini grandi la metà del wurstel stesso. Quasi a prenderti per il
culo.
Io in realtà di tutte queste
elucubrazioni me ne interesso poco e aggredisco il mio spuntino con
la consueta voracità, dopodichè mi dirigo tosto verso il mio museo
che oltre a essere molto vasto, è anche aggratis quindi piuttosto
affollato. L'afflusso di gente non è certo un problema per
l'inflessibile ordine teutonico, infatti mi immetto nella fila di
persone che si accingono a vedere l'esibizione senza troppi problemi.
Cosi è che i minuti passano mentre prendo visione delle nefandezze
commesse da quei simpaticoni delle SA, delle SS e dalle varie
polizie anche se in tutto questo tempo immerso nella storia non mi rendo
conto che il bratwurst (e con lui chissà quale altra accozzaglia di
roba) riesce a percorre tutto l'apparato digerente ed arrivare fino
all'uscita del tunnel. Sono costretto ad abbandona la fila ordinata.
Sulle prime non mi scompongo più di
tanto dato che sò con certezza che una delle cose migliore dei musei
sono i bagni (vedi storia londinese). Non ho torto, la sala della
toilette è intonsa ma soprattutto deserta, questo significa che
posso comodamente sedermi senza preoccuparmi di intrusioni o rumori
molesti.
Mentre concludo il ciclo vitale del
bratwurst però (è questo è il senso della storia dopo l'infinito
preambolo), mi rendo conto dell'alto valore simbolico della mia azione:
essendo in un museo che ricorda cosi tante nefandezze storiche, il mio
gesto è del tutto consono allo scenario in cui sono immerso, è un
po' come firmare il libro degli ospiti alla fine della mostra. E poi
il nome del museo: Topografia del terrore, se i precisissimi tedeschi
hanno svolto il loro certosino lavoro come al solito, sono sicuro che
non avranno mancato di aggiungere una nuova e recentissima tappa alla
loro esibizione, laggiù, nel piano interrato che porta al bagno.
lunedì 9 dicembre 2013
La prima impressione è quella che conta
Ho iniziato un corso. A Berlino. Venti
persone da tutto il mondo. Al giorno 2 quasi tutti sospettavano del
mio problema. Bene. Ottimo. Fantastico.
Non lo sò da quale maledizione sono
affetto, davvero. Fattostà che l'aula dove tale corso si svolge è
in un'ala di un edificio dove, oltre alla nostra stanza, si può
trovare soltanto un bagno (già questa particolarità avrebbe dovuto farmi
riflettere). Il primo giorno del corso tutto è andato liscio,
strette di mani, presentazioni e tutte quelle cose tipiche del primo
giorno di scuola. Il secondo però.....
Il giorno successivo capita quello che
già ho descritto mille post fa, una cosa che non succedeva dalle
superiori; Per la massima “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto
si trasforma”, la suddetta sfiga si presenta a distanza di anni in
una veste tutta nuova.
Non passano neanche dieci minuti
dall'inizio della lezione che il richiamo arriva. Senza avvisaglie né
comunicati, all'improvviso devo correre in bagno (tuttora non riesco
a spiegarmi questo fenomeno dato che nei giorni e nelle ore
precedenti non avevo certo strafatto con cibi e bevande). Nel silenzio generale, mi alzo più leggero di un ninja cercando di dare nell'occhio il meno possibile, naturalmente mi notano tutti quanti. Raggiungo il bagno
che per mia gioia (gioia illusoria e temporanea) è prossimo
all'aula. Una volta in seduta scopro con sommo orrore che tra carta e
prodotto finale si è intasato il teutonico water. Seguono terribili
minuti in cui un sudatissimo Acciaio usa lo sciacquone più e più
volte nel tentativo di cancellare ogni traccia del peccato appena
commesso e finalmente, quando l'obiettivo è completato, mi
ricompongo e torno in aula. Tutto normale, forse ho evitato una
figura di merda a livello globale. Ma visto che in questo blog i
finali a lieto fine sono merce rara, la disfatta si consuma un'ora
dopo durante la pausa quando un ragazzo spagnolo si avvicina a me e chiede se sto bene, ohi ohi.... Certo, perchè mi spiega che, grazie
alla beffarda vicinanza del bagno con la nostra stanza e relativo muro in
comune, il rumore dello scarico che andava come una motosega lo hanno
sentito anche loro! Ero io che facevo quel rumore? Non riesco a
mentire, ammetto candidamente che ero proprio io quello in bagno ma,
vigliacco fino all'ultimo, la colpa la dò a queste inefficienti
tubazioni di sicura fattura sovietica e blablabla. Riesco a
deragliare il discorso sui pregi e difetti del patto di Varsavia ma a
distanza di settimane i miei cari compagni continuano a ricordarmi
l'episodio evidente non troppo convinti dalla mia spiegazione. Insomma, benvenuto in Germania!P.s: mettere un like alla pagina Facebook di Pubblico Stimolo vi avvicinerà al paradiso! La trovate qui.
Iscriviti a:
Post (Atom)