Ovvero Austriae Est Imperare Orbi
Universo. Tale era il motto di Federico III mentre spingeva l'Austria
verso l'avventura colonialista.
Questa ed altre scoperte le ho fatte
sulla mia pelle durante un breve soggiorno a Salisburgo, città
natale di Mozart e della Red Bull. In sostanza sacro e profano
(Chiedo scusa all'Amedeo, forse profano è un po' esagerato). La
seconda città della repubblica austriaca nasconde molte altre
piccole perle disseminate sul suo piccolo territorio, fra questi
anche un numero incredibilmente alto di cibo zozzo da assaggiare. Io
ero li ad aspettare al varco.
In realtà, come molti già sospettano,
l'argomento principale della storia non è certo il cibo
salisburghese bensì il processo finale tramite cui esso viene
espulso. La perla più nascosta della città del sale sono i suoi
gabinetti. Il mio primo incontro con uno di loro mi ha lasciato
sbalordito.
La particolarità che rende unici i
water di Mozart sta nel fatto che il buco per lo scarico è
posizionato molto in avanti nella tazza e non nel centro come tutti
gli altri gabinetti. L'effetto di questa ingegneria è che si crea un
piano dove tutte le espulsioni si depositano in attesa del
potentissimo sciacquone che le porterà nelle fognature. Questo
effetto permette, alle teste di cazzo come me, di poter analizzare il
prodotto appena sfornato ed è incredibile quante cose si possono
scoprire (e qui magari risparmio i dettagli).
Ma l'esperienza mistica-esoterica la
vivo nel bagni del microscopico aeroporto della città: nel mio
ultimo giorno di permanenza sono ormai abituato ai cessi rovesciati
ma aimè sono anche parecchio in ritardo per prendere il mio volo,
cosi dopo essere entrato nel bagno, sbrigo le mie necessità in tutta
fretta e mi rendo conto che è l'ultima volta che posso vivere
l'esperienza del water di Mozart, quando ecco la crisi mistica. Una
donna mi parla. Una donna, da dentro il mio cubicolo del bagno, si
rivolge proprio a me, Acciaio, in perfetto inglese avvertendomi che
stanno imbarcando il volo per Berlino. Dopo lo stupore iniziale, ho
pensato a qualche fumo allucinogeno emanato direttamente dal water,
oppure ad una sorta di gratitudine da parte di qualche divinità
dell'apparato digerente che finalmente si è accorta di me e per una
volta tanto mi vuole dare una mano al posto di divertirsi con le mie
budella come al solito, fattostà che ringrazio la donna e mi
precipito verso l'imbarco.
Sono quando esco dalla porticina del
cubicolo scorgo un piccolo altoparlante collocato proprio sopra il
cassone del gabinetto. Un po' inquietato, ma anche deluso, a passo
svelto riesco a prendere il mio aereo. Anche questa volta è fatta.
AEIOU. Acciaio Est Imperare Orbi Universo.
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