Ogni anno partecipo all'apertura del
carnevale di Venezia assieme ad una nutrita delegazione(rigorosamente in maschera)del mio paesello,un gruppo di giovani e vecchi con costumi fai-da-te che si mischia con le raffinatissime maschere veneziane. Un pò come nei film di Asterix quando lui con gli abitanti del suo villaggio entra nel centro di Roma.
Ed è in questo allegro contesto che il
dramma puntualmente accade, vuoi il fatto che sono fuori dall'alba,
vuoi che fa un gran freddo, vuoi che il tasso alcolico è
terribilmente alto, come un fulmine a ciel sereno sento come una
scarica elettrica pervadere il mio basso ventre. Merda. Che non è
solo la causa del mio male ma anche quello che esclamo. La situazione
è tragica davvero, nel bel mezzo di piazza San Marco, in mezzo ad
una gran folla scorgo in lontananza dei bagni pubblici che oltre a
costare una follia, (tre, dico TRE euro) sono visibilmente sporchi e
affollatissimi. Mi è d'obbligo specificare che esiste un lasso di
tempo che tutti abbiamo che intercorre dal momento in cui arriva lo
stimolo, a quello in cui si è in emergenza totale. Ebbene il mio
lasso di tempo è brevissimo. Vista la situazione, devo trovare una
soluzione creativa, ed anche in fretta. Non so cosa fare, cosi a
decidere per me ci pensano i fumi dell'alcool che mi portano sulla
soglia del lussuossimo hotel appena fuori la piazza. Ora, immaginate
un ventenne vestito da cheer leader, gonfio d'alcool e pallido come
un fantasma che incontra il custode di un albergo 5 stelle in piazza
San Marco a Venezia. Lo scontro è decisamente a mio svantaggio ma
decido di prenderlo in contropiede ed esordisco cosi: “Scusa ma ho
un disperato bisogno di un bagno!”. Passano soltanto degli attimi
ma a me son sembrati secoli “mi caccia fuori, mi caccia fuori
sicuro” penso, ma accade il miracolo. Il custode scoppia a ridere e mi
indica una porta, io mi ci fiondo e finalmente vinco! Esco
dall'albergo a testa bassa ma fierissimo del mio operato. Potrò
vantarmi che io a Venezia non pago.
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