La recente
trasferta ansieatica mi ha insegnato l'ennesima lezione, una lezione
che spiega come non bisogna mai abbassare la guardia, anche (e
soprattutto) quando si è in uscita in terre sconosciute.
Confesso di aver
commesso un errore da principiante, ho creato una reazione detonante
nel mio stomaco cosi a cuor leggero, senza pensarci, ma andiamo con
ordine.
Nell'estremo nord
tedesco fa freddo, molto freddo, siamo costantemente sotto zero ma il
vero problema è dato dall'infido vento che soffia dal mare, folate
secche e taglienti che senti entrare nelle ossa e ti “attaccano”
addosso il freddo anche quando entri in luogo chiuso. Con queste
belle condizioni meteo io e il mio compagno di viaggio (che come
sempre per la privacy verrà chiamato Ghisa) passeggiamo per le
strette vie del mercato del pesce di domenica mattina. Com'è ovvio,
la sera prima i galloni di alcol introdotti nell'organismo sono stati
notevoli e anche sul piano del cibo non ci si è risparmiati,
currywustl a go go, kebab come se piovesse e via dicendo, tant'è che
Ghisa sta male nella notte. Viene naturale pensare che la mattina
dopo, in quel mercato del pesce, la disidratazione è cosa logica ed
evidente, con tanto di lingua felpata per non farci mancare nulla.
Cercando di alleviare questa mia situazione, commetto il primo e
grossolano errore: compro una bottiglietta d'acqua fredda. Bastano
due sorsate e qualche folata di vento più forte perchè io mi
accorga dell'irreparabile, infatti nel giro di qualche minuto i
muscoli del basso ventre si contraggono maledettamente. Inveendo
contro me stesso, tengo duro e penso a una soluzione. Nel mentre
siamo entrati in un grosso capannone dove si sta tenendo una festa
(si, di domenica mattina), ed è proprio qui dentro che commetto il
secondo e irrecuperabile errore, forse le mie capacità mentali non
erano al 100%, forse a queste cose non ci penso proprio o forse ero
alla disperata ricerca di una soluzione al mio problema, decido di
bermi un bel thè caldo. Io immagino la reazione nella mia pancia
come in quei film d'azione dove per far scoppiare la bomba vengono
mescolate due sostanze per creare l'esplosione, i due liquidi vengono
a contatto, cambiano colore e boom! E' andata esattamente cosi.
Il problema ora è
trovare un bagno il più velocemente possibile, siamo usciti dal
capannone e gli unici bar che sono sulle vie del porto sono quelli
cattivissimi da marinai, con gli squali sull'insegna penzolante sotto
la quale stazionano gruppi di tedeschi grossi e incazzati (tipo
Rammstein). Ma il tempo è davvero poco cosi sfido la sorte e entro
nel primo che vedo, e Ghisa con me. Per una volta la fortuna gira
dalla mia, oltre la porta vedo un grazioso barettino completamente
vuoto con solo una cara vecchina al bancone che legge il giornale, io
risollevato ordino i classici due caffè per me e per il mio amico e
mi fiondo nel bagno per scaricare il peccato.
Anche questa volta
sono arrivato sul gong e mi chiedo come io continui a commettere
errori ingenui come questo, d'oltreparte mi rendo conto che se non
fosse cosi non avrei un blog dove racconto tutti i miei misfatti.
L'immagine della bomba è eccezionale! I disegni sono ottimi comunque :)
RispondiEliminaE' qualcosa di letale! Di solito il colore diventa nero ma poi era ambiguo...L'autrice dei disegni ringrazia!
RispondiEliminaguà io ti capisco! lo so cosa vuol dire avere certi bisogni IMPELLENTI! infatti mi sento molto partecipe ogni volta che leggo!
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