lunedì 20 gennaio 2014

Spocchia nella preistoria

Una volta tanto Acciaio non è il protagonista dell'usuale disavventura, infatti la seguente è stata inviata da un giovane sfortunato che però giura essere questo l'unico inconveniente con i bagni pubblici che lui ricordi. Io so bene che questa è una falsità ma comunque bisogna apprezzare il gesto.
Questo giovane virgulto verrà chiamato Alessandro, in onore del ragazzino conduttore di Bim Bim Bam un tempo stella splendente del firmamento televisivo italiano, ora caduto in disgrazia e costretto a vivere in una roulotte. L'adolescenza del nostro protagonista ha avuto una simile parabola discendente, figlio dell'elite lombarda, diventato punkkabbestia subito dopo aver scoperto gli effetti della cannabis. Ma torniamo a noi.
Per raccontare questa storia bisogna tornare indietro all'epoca in cui Alessandro non era ancora corrotto dal THC, immaginatevi quindi un fastidioso e caccoloso bambino stampato sulle confezioni Kinder. Ebbene il nostro ragazzino spocchioso va tutto bello allegro in gita con l'oratorio, destinazione Parco della preistoria! Wow! Tale parco non altro che un malevolo prato dove della gente ha piazzato una quantità immensa di paglia, talvolta in forma di balle, talvolta in forma di capanne. Il tutto arredato con dei manichini vestiti con gilet...di paglia ovviamente. Nonostante la pessima ricostruzione, i mocciosi sono rapiti, si sentono nella preistoria e godono di ciò, Alessandro non fa eccezione e si diverte a vedere gli “uomini” delle grotte impegnati nella varie attività nella loro capanna.
Tutto fila liscio, fila talmente liscio che il ragazzino deve andare in bagno ma non ci fa caso, può trattenere perchè vuole continuare il tour tra la paglia. Purtroppo per lui, arriva un momento in cui non può più trattenersi, Alessandro scappa in un bagno che però non trova, con in corpo una palla di cannone pronta a scoppiare, si mette alla ricerca di una toilette. Finalmente la trova e la miccia del cannone è quasi finita, prende la prima porta aperta che trova ed entra vedendo davanti a sé l'orrida figura di una turca, ma è troppo tardi per tornare indietro, giù i pantaloni e il cannone spara. Alessandro è libero.
Ora, l'attento lettore si accorgerà che questa storia termina con un lieto fine, il punto però è che la storia continua nonostante l'eliminazione del problema. Si perchè Alessandro nella foga del momento si è dimenticato di controllare la cosa più importante di tutte, LA CARTA. Eggià mio giovane prugnoso dal colletto inamidato, non hai la carta per pulirti! Il ragazzo si accorge quasi subito del problema, inchinato in quella stupida posizione costretta dalla turca. In tasca nessun fazzoletto, non un foglio, niente. La decisione che lo sventurato prende lo segnerà per il resto della vita: apre infatti la porta del bagno quel tanto che basta per farci passare la sua piccola mano corrotta, con la voce stridula richiama l'attenzione di una mamma che sta accompagnando suo figlio, la donna terrorizzata porge un fazzoletto ad Alessandro che lo usa minuziosamente per salvare più superficie di carta possibile.

La pulizia non è perfetta ma a quel punto il ragazzino non può fare altro che uscire dal bagno e riaggregarsi ai suoi compagni facendo finta di nulla. Gli amichetti non si sono mai spiegati come mai Alessandro passò il resto della giornata triste e taciturno e forse anche questo episodio della sua vita ha aperto la strada verso il randagismo. Non è da escludere che anche il protagonista di questa storia passi il resto della propria vita in una roulette proprio come l'ex bambino prodigio di Bim bum bam.


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