lunedì 26 maggio 2014

Complicate relazioni genitoriali

Si pubblica oggi la testimonianza di Nobita (chiamato cosi in riferimento al moccioso e irritante bambino amico di Doraemon che per ogni cazzata andava a frignare dalla madre). Si noteranno alcune parole in corsivo, segno di una mia censura di termini ritenuti troppo forti per un pubblico raffinato e sensibile.

Ciao Acciaio,

mi sento in dovere di raccontarti la mia disavventura da defcazia che mi capitò circa dieci anni fa, ovvero quando dovetti eliminare una palla grande come un melone.
Accadde tutto subito, fin dalla fermata del pullman lo stimolo mi iniziò a colpire prepotentemente, quindi, mi precipitai a casa correndo forse più veloce di Bolt e mi fiondai nel primo cesso disponibile.
All'inizio sembrava un lavoro come tanti, ma dopo le prime avvisaglie arrivò il momento fatale!
Ebbene si, l' ultimo maledetto (in tutti i sensi) non aveva assolutamente voglia di uscire e quindi rimase incastrato: mezzo busto fuori ed il resto dentro. Il panico ebbe la meglio ed io iniziai ad appoggiarmi, cercando di far leva con il mio corpo per una migliore spinta, alla qualsivoglia. Provai anche a prostrarmi supino fregandomene di un'ipotetica fuoriuscita sul pavimento del mostro sferico, ma ancora nulla. La mia ultima decisione, da uomo virile quale sono, fu la migliore e la più logica in questi casi: chiamai mia madre!
Questa la telefonata:

Io: Mamma?
M: Dimmi
Io: Ho del materiale fecale incastrato nello sfintere anale che non vuole uscire!
M : Sei ancora ubriaco?
Io: No no, non so davvero come fare!
M : Ok, farmi andare in farmacia a prendere i guanti ed arrivo.

Perfetto, dopo aver ragionato un paio di minuti sulla conversazione antecedentemente avuta con la genitrice, iniziai a figurarmi un possibile scenario pornsplatter, quindi , con un ultimo sforzo che neanche nelle gare russe di sollevamento pesi, riuscii ad espellere il relitto.

Pareva una riproduzione in scala 1:3 di una palla da bowling, ma almeno sono sfuggito al maggiore dei pericoli. Quando mi ricomposi, con aria soddisfatta e sorriso beffardo, ricordo di aver pensato la seguente: “Va bene tutto ma non permetterò mai a mia madre di infilarmi la mani nel culo!"


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