Una delle tante situazioni
potenzialmente pericolose è l'automobile, se arriva uno strizzone
mentre si è in macchina è la fine. Non importa essere guidatore o
passeggero, il problema è trovare un luogo adatto. In autostrada
bisogna tenere duro ed arrivare all'Autogrill più vicino, su strade
normali si valuta quanto tempo manca all'arrivo altrimenti non c'è
scampo, bisogna trovare un bar.
La situazione in cui mi sono trovato è
una delle peggiori in assoluto: coda in autostrada. Non lo auguro
neanche al mio peggior nemico.
In realtà il tutto è accaduto in un
contesto molto gradevole: in estate, in viaggio verso la Spagna, un
road trip insomma. Il nostro piccolo convoglio è composto da due
macchine e io sono in una di queste con un amico che, sempre per la
privacy, chiamerò Ghisa. Procediamo molto a rilento perchè siamo
all'altezza del confine tra Francia e Spagna, Ghisa bestemmia per
l'andatura a singhiozzo mentre io sonnecchio distrattamente sul
sedile del passeggero, tanto siamo in vacanza, non c'è fretta.
Situazione stomaco-intestino: nulla da segnalare.
Dopo un numero di invocazioni
incalcolabile, Ghisa se ne esce con un “guida tu”. Che problema
c'è? Dato che siamo praticamente fermi scendiamo dalla macchina e ci
scambiamo di posto, sistemo il sedile, allaccio la cintura, metto la
marcia e....BOOOM! Senza alcun preavviso il mio corpo decide che è
ora di espellere, immediatamente capisco la gravità della situazione
e la comunico al mio compagno di viaggio che altro non riesce a fare
che ridere come uno stronzo.
Dopo neanche 20 minuti e circa 100
metri percorsi decido che è l'ora d'agire: metto la freccia a destra
e vado in corsia d'emergenza, slaccio la cintura e mi metto a frugare
nell'auto stracarica di roba, dal pacco di carta igienica comprata
per il campeggio prendo un rotolo, metto il freno a mano ed esco
dalla macchina, scavalco il guard rail che nemmeno ai 110 ostacoli e
infine corro, corro e corro verso la radura. Un po' come alle
Olimpiadi, purtroppo al posto della fiaccola porto il rotolo.
Reazione di TUTTE
le auto ferme in quel tratto: un carosello di clacson ed urla varie,
maledetti loro. Ma io incurante di tutto quel casino sono già in un
boschetto e mi libero del fardello. Che bello. Risollevato dalla
questione mi riavvio verso l'autostrada, scavalco di nuovo il guard
rail e trovo le nostre due auto ferme ad aspettarmi, qualcuno
riaccenna qualche colpo di clacson ma io lo interpreto come un gesto
di stima e approvazione, ma chi può dirlo? Rientro in macchina e mi
rimetto alla guida. Ghisa e gli altri compagni di viaggio hanno riso
per giorni, ma io quel giorno sono quello che ha riso di più, altro
che Autogrill....
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