lunedì 7 gennaio 2013

Rovinare il telefim


Per inquadrare il contesto della prossima situazione, bisogna avere in mente uno dei tanti telefilm americani anni '90. Gli elementi sono sempre gli stessi: famiglia numerosa, cerchia di amici, taverna adibita a covo dei figli, gente che va, gente che viene. Ebbene questo posto, e queste persone, esistono davvero ed abitano in provincia di Bergamo. Nella suddetta taverna(che i locali chiamano Tavernù, collaccentosullaU), ci si passano quelle serate in cui la triste pianura padana non offre altro di meglio se non i propri amici.
In una sera come altre, al Tavernù ci siamo finiti tardi, dopo una generica bevuta in un generico bar. Dentro, seduti sui divani sfondati che un tempo, io immagino, sono stati nel soggiorno della casa al piano di sopra, si beve qualche altra birretta e si mangia qualche cazzata. Tutto scorre regolare finchè...io ovviamente chiedo al padrone di casa dove sta il bagno. Lui mi risponde che sotto non c'è e che devo andare in casa. E va beh, mi faccio spiegare la strada ed esco dalla porta della taverna. Solo in quel momento mi rendo conto che io li sotto ci sono sempre entrato dal garage, tentenno, mi sento spaesato, anche se il prodotto della serata comincia a bussare sulla mutanda. Mi faccio coraggio e dopo aver aperto delle porte che evidentemente non erano della casa che cercavo io, trovo finalmente quella giusta e come un ninja nella notte mi avvio verso il bagno(sono le due passate e i padroni di casa dormono). Entro nel bagno, accendo la luce e mi depuro. Mi alzo e tiro lo sciacquone, ecco che succede una delle peggiori cose che possano accadere: il volume del mio prodotto è tale che lo scarico si intasa. Mi sento in pericolo, potrei passare ore dentro quel bagno a cercare di stasare il water. Lavoro di spazzolone e di sciacquone ma ogni sforzo è vano. Dopo innumerevoli tentativi con lo scarico del water mi accorgo che sto facendo un gran rumore, altro che ninja. La situazione è disperata ma dopo qualche altro tentativo riesco a sbrogliare la matassa(e che matassa!), esco da quel maledetto bagno e solo li mi accorgo dell'enorme figura di merda che ho fatto. Sulla porta della stanza da letto c'è il padrone di casa che evidentemente ho svegliato, quando mi vede uscire, prima mi scruta, poi sorride e alla fine ride alla grande. Ecco, in quel momento mi sono proprio sentito un coglione. Con tutta probabilità, essendo abituato a vivere in un telefilm, il capofamiglia non si aspettava che un amico del figlio gli cagasse in casa in piena notte...

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