lunedì 2 settembre 2013

Discovering London pt.1 - Abbassare la guardia

Per le vacanze estive ho deciso di visitare Londra, città enorme e bellissima che può offrire la qualsiasi. Al mio fianco l'infaticabile Acciaia, ma già occorre fare una piccola digressione: circa due mesi prima della partenza, al momento di prenotare i biglietti da quella società di ricatto, furto ed estorsione che è riconosciuta sotto il nome di Ryanair, tutti e due ci siamo soffermati a riflettere su una particolarità della città inglese e di tutta la sua nazione, ovvero il cibo non proprio squisito. O meglio, gli effetti tragici che quest'ultimo avrebbe potuto avere sul mio organismo, la conclusione però è stata che insomma... sticazzi! Siamo in vacanza ed ogni porcheria solida o liquida, dolce o salata è permessa. Cosi è stato.
Durante la nostra settimana londinese però, è accaduto quel fenomeno che (vivaddio) mi accade spesso quando sono lontano da casa, respirando altra aria, avendo altri ritmi, succede che il tutto si restringe, diventa blando. Questo evento (cui ancora non sono riuscito a trovare un nome adatto, Il tunnel della Manica? Lo stretto di Messina? Bah..) mi consente di visitare il luogo dove mi trovo in relativa tranquillità nonostante i vari hamburger, cheesecake, birre, sidri, e ogni genere di CAZZATA presentata agli organi interni.
Il risultato di tutto ciò è che in una settimana ho avuto soltanto tre chiamate all'altissimo. Una pacchia.
Ma dove sta il risvolto della medaglia in tutto ciò? Sta nel fatto che, come ogni pentola a pressione che si rispetti, più si riempie e più il rischio di scoppio è alto. Fortunatamente nessuna esplosione si è verificata ma quando la chiamata arriva, la fede non ha limiti, nemmeno se sei nel cuore dell'enorme Hyde Park. Nessun problema, l'efficienza inglese mi porta a trovare l'indicazione al bagno pubblico più vicino che sicuramente sarà pulito e fresco di rosa perchè ogni mattina verrà pulito e lucidato da un probo netturbino. Abbasso la guardia, arrido al fato. Che puntualmente me la fa pagare, in un modo subdolo e più psicologico questa volta, ma sicuramente più efficace. Infatti il dazio da pagare non sono certo i 50 pence da cacciare all'ingresso, che tiro fuori senza batter ciglio, bensì quella targhetta che noterò solo alla fine del lavoro. Infatti entro nel bagno e mi si presenta un water parecchio malandato ma effettivamente pulito, io mi siedo ed elimino le scorie prodotto di eccessi dei giorni precedenti, tante ma tante. A quel punto mi alzo e tiro la catena, lo scarico non va ma io ne batto allegramente visto che il mio lavoro l'ho fatto! Gonfio d'arroganza faccio per uscire dal bagno quando solo a quel punto noto la piccola targhetta apposta sulla porta, incuriosito la leggo: “Le malattie veneree sono un problema serio e pericoloso! Questo luogo non si può ritenere del tutto sicuro per la trasmissione di virus! Se hai dubbi e hai bisogno di aiuto, chiama il numero 0800 XXXXXX”. Giuro che sono uscito dai bagni seriamente turbato, non ci avevo mai pensato! Se penso in tutti i posti dove mi sono “chinato” è un miracolo che non abbia la peste, la pellagra, il carbonchio, il tifo!
Ritrovo un'Acciaia sconsolata ed appoggiata ad una ringhiera, subito le comunico tutte le mie preoccupazioni e lei, che mi capisce, mi tranquillizza cosi: “Tsk! Dopo tutto questo tempo pensavo fossi già morto li dentro...”. Grazie Acciaia.

4 commenti:

  1. Ahaha avrebbe turbato pure me. Io ci penso ogni tanto quando vado ad espellere il demonio in certi luoghi, insomma non mi faccio problemi ecco. Però trovando una targhetta che mi dice di farmi problemi... Ecco, tutto cambia!
    :D Aspetterò i seguiti londinesi ;)

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    1. Quasi quasi chiamavo per davvero! Nella seconda parte va meglio dai! Ahahahahahah

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  2. Stesso identico tuo problema a parte il fatto che per risolverlo stasera mi toccerà un bel Clisterino :( :( :(

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